SLIDING DOORS,
IL COWORKING
E I COSTI DI AVERE UN UFFICIO
Coworking o ufficio proprio? Per dare una risposta a questa domanda, oggi prendiamo spunto da un (ormai) vecchio film sul destino: Sliding Doors.
Sliding Doors racconta di Helen, una ragazza che un giorno viene licenziata e decide di tornare a casa usando la metropolitana. A questo punto però il film si divide in due storie parallele: la storia di Helen che riesce a prendere la metro e la storia di Helen che invece perde la corsa.
Ma cosa centra questo con il coworking?
Sarà il caldo estivo, ma ci siamo immaginati una situazione simile, solo che il protagonista è Marco, 32 anni, un web designer con partita iva. Marco finora ha sempre lavorato a casa, ma si è reso conto che deve fare un salto di qualità e avere uno spazio nel quale accogliere in maniera professionale i suoi clienti.
Il suo doppio destino si gioca tutto sulla scelta tra avere un ufficio suo o lavorare in un coworking, il nostro.
Destino n° 1
Marco apre un ufficio tutto suo
Quanto costa a Marco prendere in affitto un ufficio? Gli elementi da considerare sono tanti e richiedono non solo disponibilità economica ma anche tempo ed energie da investire nella ricerca della soluzione migliore.
LA RICERCA DELL’UFFICIO
La prima cosa che Marco deve fare è trovarlo, l’ufficio.
Può guardare gli annunci, contattare i proprietari e andare a vedere di persona i locali. Questo richiede una discreta quantità di tempo. Oppure può muoversi tramite agenzia immobiliare, ma è una soluzione che allunga i passaggi e comporta delle spese.
Marco si dà da fare e alla fine riesce a trovare l’ufficio giusto!
30mq in periferia.
Peccato che sia occupato e si liberi solo dopo un mese.
IL CONTRATTO
Nel frattempo a Marco viene presentato un contratto già pronto e, poiché non è uno sprovveduto, decide di affidarsi a un addetto ai lavori per una revisione. Revisione che ovviamente non è gratuita.
Il contratto ha una durata fissata per legge di 6 anni, rinnovabile automaticamente per altri 6, e la disdetta può avvenire con un preavviso di almeno 6 mesi dalla scadenza.
Marco è un po’ spaventato da questi vincoli.
In 6 anni il mercato del lavoro può cambiare e la sua partita iva non gli offre un’entrata fissa e stabile. Quindi, sa bene che dovrà risparmiare e ha già deciso di accettare qualche lavoro in più, anche se questo significa rinunciare alla settimanale partita di calcetto con gli amici.
Nel contratto sono segnati il canone d’affitto dell’ufficio, la modalità e la scadenza per i pagamenti. Inoltre, gli viene chiesto subito di anticipare 3 mensilità e di pagare metà delle spese di registrazione del contratto presso l’Agenzia delle Entrate, che dovrà essere fatta entro 30 giorni dalla sottoscrizione.
LE UTENZE
Una volta visionato il contratto, Marco può pensare alle utenze.
L’apertura o il passaggio delle utenze è uno degli aspetti più odiosi quando si acquista o si prende in affitto un ufficio.
Ogni azienda fornitrice ha infatti il proprio iter burocratico che non è mai semplice e, anzi, comporta spesso diverse telefonate, fax, soste presso gli uffici competenti e poi lunghe attese prima di ottenere un risultato. Il tutto con i costi di attivazione e senza contare i disservizi!
Marco lo sa e investe tempo ed energie per valutare e confrontare le diverse proposte sul mercato, scegliere la più adatta e attivarla.
Inoltre Marco sa bene che, nonostante tutte le sue previsioni, scoprirà a quanto ammontano effettivamente le spese per luce, riscaldamento e acqua, solo una volta sistematosi nell’ufficio. Quello che può fare ora è solo una stima basata sulla classe energetica del locale, le sue dimensioni e le abitudini personali.
LE TASSE
Marco è fortunato: abita in un comune nel quale la TASI è completamente a carico del proprietario. Ma la TARI, la tassa sui rifiuti, è a carico suo.
Si informa su internet, ma trova solo informazioni non aggiornate. Poiché non vuole perdere ore di lavoro, decide di fare un conteggio approssimativo basandosi su questi dati.
ALTRE SPESE FISSE E SPESE OCCULTE
Oltre al canone di affitto e alle utenze, Marco scopre piano piano che avere un ufficio comporta tutta una serie di altri costi che non aveva inizialmente valutato:
- le spese condominiali
- le pulizie, sia come persona addetta che come prodotti
– il rinnovo delle spese di registrazione contratto. il canone verrà infatti aggiornato annualmente in base alle variazioni dell’Indice dei Prezzi al Consumo accertate dall’Istat
– l’assicurazione incendio e rischi a tutela dei locali e verso terzi, richiesta al momento della sottoscrizione del contratto
– imposte di bollo
– varie ed eventuali (stampante, targhetta esterna, macchina del caffè, ecc).
SISTEMAZIONE E ARREDO
Sbrigate tutte le incombenze burocratiche, ecco che finalmente Marco può occuparsi dell’estetica del suo ufficio. C’è da ridipingere i muri e, soprattutto, comprare gli arredi.
Marco può scegliere tra un’infinità di proposte: arredi sofisticati, low cost o usati; può rinfrescare le pareti o scegliere una carta da parati, farlo da sé o chiamare un professionista. L’unica costante è che rappresentano una spesa. E non da poco.
Quindi il nostro Marco può finalmente accogliere i clienti nel suo ufficio, ma deve anche modulare le sue spese e il suo lavoro in considerazione dei costi (e delle possibilità) che questo comporta. Facciamo un riassunto:
– Tempistiche
(dalla ricerca all’entrata) circa 3 mesi
– Spese
Canone d’affitto ≥ 350€/mese
Utenze ≥ 150€/mese
Wi-FI ≥ 30€/mese
Spese condominiali ≥ 20€/mese
Pulizie ≥ 60€/mese
Assicurazione ≥ 100€/anno
Altre spese ≥ 15€/mese
– Arredo&co circa 4000€
– Libertà di accedere ai locali limitata
-Stress e rinunce elevati
– Vincolo lungo termine
Destino n° 2
Marco sceglie il coworking
La storia del Marco che sceglie il coworking è decisamente più breve, più rilassante e meno dispendiosa, sia in termini di tempo che di denaro.
Dopo una breve ricerca sulla possibilità di coworking della zona, Marco ha deciso per Stepventuno.
In Stepventuno ha potuto scegliere la sua postazione tra diverse possibilità, tutte dotate di scrivania, cassettiera e armadio-archivio, il cui prezzo variava dalle 170 alle 210 € al mese. Nel prezzo sono comprese tutte le utenze e anche l’uso delle sale riunioni e delle aree comuni che fanno parte del coworking. Marco non ha quindi dovuto pensare né all’arredo né tantomeno alle utenze.
Inoltre ha potuto sistemarsi immediatamente alla sua postazione e può accedervi 7 giorni su 7, 24 ore su 24.
Marco ha anche potuto decidere la durata del contratto: da un singolo giorno a tutta la vita, con la possibilità di rescindere in qualsiasi momento. Ovviamente, più lungo fosse stato il contratto e più sarebbe stato conveniente.
Questa flessibilità ha dato a Marco una possibilità che il contratto di affitto di un ufficio non permette: quella di provare. Marco può infatti testare la vita da coworker, verificare se fa per lui e se riesce a sostenerla economicamente, senza vincoli stretti e con la libertà di mediare tra le sue esigenze e le opportunità offerte dal coworking.
Vediamo quindi la situazione in cui si trova questo Marco:
– Tempistiche
(dalla ricerca all’entrata) immediate
– Spese
Canone d’affitto dai 170€ ai 210€
Utenze comprese
Wi-FI compreso
Spese condominiali xxx
Pulizie comprese
Assicurazione compresa
Altre spese comprese
– Arredo&co compreso
– Libertà di
accedere ai locali illimitata
-Stress e rinunce bassi
– Vincolo libero
Non vi racconteremo il finale di Sliding Doors, però vi diremo che un coworking è certamente una soluzione più economica, meno stressante, più rapida e flessibile rispetto a un ufficio. Inoltre, non ci stancheremo mai di ripete che uno dei vantaggi più grandi di lavorare in coworking risiede nella possibilità di entrare in contatto con altri professionisti che possono rappresentare un’ottima risorsa per ampliare o migliorare le proprie potenzialità professionali
Se anche voi state pensando a un ufficio tutto vostro ma non siete certi di riuscire a mantenerlo, perché non provate il coworking? Scoprite le nostre proposte.