La questione è molto semplice.
Il vostro cervello da solo non ce la fa. Non ha le risposte a tutte le vostre domande, né le soluzioni ai tutti i vostri problemi e, ancor meno, possiede tutte le competenze necessarie a farvi crescere umanamente e professionalmente. Per questo ha bisogno di un’alleanza. L’alleanza dei cervelli.
Per spiegarvi di cosa stiamo parlando, partiremo dalle parole di Napoleon Hill, che del rapporto tra cervello e successo ne sapeva qualcosa, e Alex Osborn, la O del gruppo internazionale pubblicitario BBDO.
Cos’è l’alleanza di cervelli
Napolean Hill definiva l’alleanza dei cervelli come un gruppo di persone che si incontrano per confrontarsi su un determinato argomento. La loro interazione è estremamente produttiva (e creativa) e porta tutti a raggiungere un livello superiore di conoscenza.Alex Osborn sosteneva invece che le persone riescono a concepire il doppio delle idee quando lavorano in gruppo.
Quello che ne deduciamo è una verità che molti imprenditori di successo hanno già capito da tempo: non si può fare tutto da soli.
Il successo di un’idea imprenditoriale dipende spesso proprio dalla capacità del suo ideatore di formare una squadra unita, composta da persone dotate di competenze relative a vari ambiti aziendali, alle quali esso possa delegare attività e dalle quali possa attingere conoscenza, esperienze e creatività. In sostanza, il successo di un’impresa è legato proprio alla presenza di una alleanza di cervelli.
Fatte queste considerazioni, potreste pensare che l’alleanza dei cervelli sia una questione che tocca solo i manager di aziende più o meno grandi. In realtà, qui nel coworking di Stepventuno, vediamo ogni giorno come questo fenomeno riguardi anche i freelancer. Anzi, il coworking è proprio l’ambiente in cui questi ultimi possono godere al massimo delle coalizione fra materie grigie.
Dei benefici del coworking per i freelancer ne abbiamo già parlato qui, e anche l’Università del Michigan conferma con uno studio le nostre idee .
Ma adesso vogliamo darvi 3 spunti per farvi comprendere meglio perché il coworking e l’alleanza dei cervelli funzionano tanto bene quanto il pane e la Nutella.
Le 3 parole magiche del coworking
I professionisti che lavorano in un coworking hanno accesso più facile a tre possibilità: quella di fare networking, quella di avere più opportunità di lavoro, quella di imparare nuove competenze. E nessuna delle tre si autogenera spontaneamente nella testa di un solo singolo individuo!
In altre parole, si può crescere solo dove c’è scambio e interazione, e l’alleanza dei cervelli è, prima di ogni altra cosa, scambio e interazione.
Problemi diversi, persone diverse
Durante l’arco di una vita professionale ci si può ritrovare davanti clienti particolarmente esigenti, richieste inaspettate, difficoltà impreviste. Insomma, situazioni per le quali non abbiamo le esperienze o le competenze necessarie a fornire la giusta risposta.
Potersi confrontare con professionisti che lavorano in quegli ambiti a noi sconosciuti ci permette di affrontare con sicurezza qualsiasi sfida. Inoltre, possiamo sempre decidere di non limitarci a una semplice seduta di brainstorming, ma di delegare a loro i compiti che non riusciamo a portare avanti.
Pensi di saper fare bene una cosa? C’è sicuramente qualcuno che la sa fare meglio o più velocemente
Il coworking non offre la possibilità solo di entrare in contatto con persone che svolgono professioni diverse dalla nostra, ma anche con nostri competitors. Questi però non sempre sono una minaccia.
Trovare qualcuno che sappia fare il nostro stesso lavoro, meglio o più velocemente, è come trovare una miniera d’oro. Possiamo infatti delegargli determinati compiti e liberare tempo ed energie personali da investire in altre attività, senza perdere risultati.
E anche se decidessimo di non delegare e di limitarci a uno scambio di idee, poter parlare con una persona più abile di noi ci porterebbe inevitabilmente a imparare cose nuove o a vedere determinati aspetti del nostro lavoro in maniera diversa. E poi, volete mettere il valore aggiunto del lamentarvi dei vostri clienti con qualcuno che sa davvero cosa significa?
In conclusione, l’alleanza dei cervelli non è nient’altro che una squadra vincente. Una squadra di professionisti che possono apportare valore al vostro lavoro (ma anche alla vostra persona).
Il bello del coworking è che permette di creare alleanze elastiche, che possono mutare in base alle condizioni che si devono affrontare, senza perdere di efficacia, e libere, poiché non si basano su nessun altro vincolo se non la voglia di confrontarsi e imparare.
Se il tuo cervello è alla disperata ricerca di alleati per fronteggiare le sfide della vita professionale, perché non provi il coworking di Stepventuno? Scopri qui la nostra offerta.